Trattasi di un itinerario ciclabile permanente in continua evoluzione che, al momento, coinvolge 29 comuni appartenenti a tutte e 5 le province della regione. Abbiamo contattato il deus ex machina di questa iniziativa, ovvero Mauro Fumagalli di MarcheBikeLife.

“Tutto è nato da un protocollo d’intesa che abbiamo firmato sei anni fa con Noi Marche, un ente di promozione turistica a 360 gradi che è partito con quattro comuni capofila. Io ho aggiunto l’elemento cicloturistico ed abbiamo realizzato MarcheBikeLife. Anno dopo anno l’interesse per Strada di Marca è cresciuto fino a coinvolgere i 29 comuni attuali”

Raccontaci le peculiarità di questo itinerario

“Si tratta di un anello che misura circa 700 chilometri. La cosa interessante è che è geomappato e georeferenziato con qr code, per cui dal sito è possibile scaricare le tracce. In più si può anche acquisire il Passaporto del cicloturista da fare timbrare durante il tragitto, il quale funge da motivazione ulteriore per concludere l’intero tragitto.”

700 chilometri non sono pochi: quali criteri hai usato per raccordarli tutti?

“Ho fatto un lavoro di sartoria unendo le strade di campagna, ovvero quelle più abbandonate della viabilità secondaria, con alcune strade sterrate. Così facendo si può andare dal mare alle colline passando per borghi antichi come Cingoli, Treia e Tolentino. Nei Sibillini ci sono unicità strepitose, sia paesaggistiche che gastronomiche, ed è sempre bello pedalare. Quindi si ritorna sull’Adriatico dove si trovano i tratti ciclabili della costa.”

Dunque, si sfruttano anche tratti della Ciclovia Adriatica?

“Certo, soprattutto ora che si sono aggiunti al nostro progetto comuni importanti come Fano, Senigallia, Ancona e San Benedetto del Tronto (oltre a Civitanova Marche che è stato comune capofila fin dalla prima ora). Col nostro lavoro cerchiamo di dare manforte a chi si sta dando da fare per completare la Ciclovia Adriatica che è senz’altro un progetto in cui crediamo molto.”

Siete riusciti a coinvolgere anche le strutture del luogo lungo i 700 chilometri dell’anello?

“Sì, abbiamo certificato circa 200 attività che offrono servizi di bike hotel e li abbiamo integrati con vari servizi utili al cicloturista, coinvolgendo, ad esempio, noleggiatori di bici e guide accompagnatrici. Tanto che, ad oggi, Strade di Marca è un prodotto cicloturistico venduto anche da tour operator nazionali e internazionali.

Se si sceglie il comune di Civitanova Marche come punto di partenza e arrivo, sappiate che presso lo storico concessionario Menchi è possibile ricaricare le proprie e-bike presso i punti di ricarica  DINAclub Repower ed acquisire punti DINAclub. Invece nell’entroterra troviamo una struttura 4 stelle a Montecassiano, nei pressi di Macerata. Si chiama Villa Quiete, una villa settecentesca che è anche un bike hotel fornito di bike room. Anche qui, ovviamente, è possibile mettere in carica la vostra bici a pedalata assistita, confermando una volta di più l’interesse di Repower per una regione dall’alto potenziale cicloturistico.”

I punti di ricarica DINAclub Repower rappresentano un valore aggiunto fondamentale per il percorso Strada di Marca, consolidando ulteriormente l’attrattiva cicloturistica delle Marche. Grazie alla presenza strategica di queste stazioni di ricarica, sia lungo la costa adriatica che nell’entroterra, i cicloturisti possono affrontare l’anello di 700 km con la tranquillità di poter ricaricare le loro e-bike in modo semplice e sicuro. Questa infrastruttura, che unisce sostenibilità e innovazione, non solo facilita il viaggio ma promuove anche un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente, confermando il ruolo di Repower come partner ideale per chi sceglie le Marche per le sue avventure su due ruote.