Cosa rende la tua struttura una meta ideale per un cicloturista?
La Fattoria dei Barbi si trova nel cuore di alcuni tra gli itinerari cicloturistici più suggestivi. Siamo aperti ogni giorno dalle 10 alle 17 e offriamo piatti tipici, leggeri e gustosi: la sosta perfetta per ricaricare le energie in un ambiente accogliente e autentico.
Cosa non può mai mancare in una struttura che voglia definirsi Bike-friendly?
Possibilità di ricaricare le e-bike, spazi freschi dove riposarsi nelle ore più calde e una proposta di piatti perfetta per chi pedala: snack leggeri ma sostanziosi, opzioni gustose che non appesantiscono e, per chi lo desidera, anche zuppe calde. È tutto ciò che un cicloturista può trovare alla Fattoria dei Barbi, una sosta confortevole, rigenerante e davvero accogliente.
Quali sono i principali canali attraverso i quali siete trovati dai vostri visitatori?
Fondata a Montalcino nel 1790, la Fattoria dei Barbi è una delle realtà storiche del Brunello di Montalcino, insieme a Biondi Santi, con la differenza che siamo ancora oggi un’azienda a conduzione locale. Siamo stati pionieri dell’enoturismo: già nel 1949 mio nonno Giovanni fu il primo in Italia ad aprire le porte della cantina ai visitatori, permettendo a chiunque di scoprire la nostra storica collezione di Brunello, prodotta senza interruzioni dal 1892 a oggi.
Oggi la Fattoria dei Barbi unisce vino, gastronomia e cultura in un’unica esperienza: dalla Taverna dei Barbi al Caseificio dei Barbi, fino al Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello, dedicato alla storia del borgo e ai protagonisti che ne hanno costruito la fama.
La nostra ospitalità è ormai un punto di riferimento consolidato, alimentato dal passaparola dei migliaia di visitatori che ogni anno ci scelgono, dalla presenza sui social, dalle guide specializzate, dai media che parlano di noi e dalla visibilità garantita dai numerosi premi che i nostri vini e formaggi ricevono nel mondo. Collaboriamo inoltre con agenzie e tour operator, in Italia e all’estero, per accogliere al meglio chi desidera scoprire il nostro territorio.
Komoot rappresenta un canale privilegiato per rivolgersi agli appassionati degli sport outdoor: poter regalare mappe è apprezzato dai suoi clienti?
Può darsi. Essere presenti su Komoot significa intercettare viaggiatori già in movimento, che pianificano le loro tappe e scelgono dove mangiare, ricaricare la bici o fare una pausa in base alle recensioni e alla qualità dell’esperienza offerta.
Che tipo di visitatore è il cicloturista? Che caratteristiche e che aspettative ha rispetto agli altri un cicloturista che soggiorna nella vostra struttura?
Un cicloturista non può portare a casa casse di vino come un normale turista, né degustare numerosi vini senza compromettere la pedalata. Ha bisogno di pause rigeneranti, cibi leggeri e nutrienti, al massimo uno o due bicchieri di vino e, se usa una e-bike, di spazi dove ricaricare la batteria.
Agli occhi dei vostri clienti, quanto pesa la vostra attenzione alla sostenibilità? È un qualcosa in più o un fattore determinante nella scelta della vostra struttura?
Siamo un’azienda sostenibile e mettiamo la sostenibilità al centro del nostro lavoro quotidiano. Tuttavia, è difficile che un turista possa percepirlo appieno durante la visita, tra i tempi limitati e le tante attività che compongono l’esperienza sul posto.
Quanto ritieni importante fare sistema con le strutture e i servizi presenti sul territorio per attrarre cicloturisti? Quali pensi siano i principali vantaggi (economici, di visibilità, ecc.) nell’operare come comunità locale piuttosto che come singola struttura?
Far parte di un itinerario articolato in più tappe rappresenta un vantaggio evidente: da un lato offre comodità e organizzazione al cicloturista, dall’altro consente a ciascun partecipante di promuovere l’intero percorso attraverso i propri canali, aumentando la visibilità complessiva dell’itinerario.


Commenti
Inizia la discussione.