Il tandem, simbolo di inclusione e condivisione, che permette a persone con abilità e disabilità differenti di dare un contributo attivo nello spostamento, percepire tutto ciò che sta intorno o sotto le ruote e abbattere al contempo le barriere fisiche e mentali.
È su un tandem che Giusy Parisi, pugliese d’origine e milanese d’adozione, cieca dall’età di due anni, sta percorrendo assieme a diversi compagni d’avventura (Chiara, Pietro, Laura) l’Italia con il progetto chiamato appunto “L’Italia in tandem… alla cieca”.
L’idea è firmata dalle Ragazze in-tandem, cinque amiche – di cui tre non vedenti – che si sono avvicinate al mondo della bicicletta come passatempo fino a farlo diventare una passione.
L’INVITO SU FACEBOOK E I COMPAGNI DI PEDALATA LUNGO LO “STIVALE”
Il tandem, Giusy, l’ha comprato un anno e mezzo fa; amante dell’aria aperta, ha postato su diversi gruppi Facebook di ciclofili un invito a condividere un giro in bici e, prima o poi, anche un viaggio.
Come ha raccontato la 35enne salentina a Repubblica, una delle prime persone a rispondere al post è stata Chiara, la sua prima compagna di viaggio nel giro d’Italia alla cieca, nel quale spenderà le sue ferie.
Pietro è invece una conoscenza recente di Giusy; l’ha incontrato a una cena del Rotary Club dove le ha confidato che anche lui stava programmando un giro d’Italia in bici, con tappe diverse, e si è proposto per guidare il tandem per una decina di giorni.
La terza compagna di viaggio è Laura, conosciuta diversi anni fa a Firenze; impegnata nell’educazione di persone con disabilità, appassionata di cicloturismo, è stata fra le fondatrici assieme a Giusy del progetto “Ragazze in tandem”.
DA MILANO AL NORD EST, POI ROTTA A SUD: GLI OBIETTIVI DEL GIRO D’ITALIA “ALLA CIECA”
Partito da Milano, il viaggio ha toccato inizialmente il nord-est d’Italia, con passaggi da Udine, Pordenone, Trieste, Gorizia e poi Rovigo e l’Emilia Romagna; in programma, Giusy e i suoi compagni d’avventura hanno messo in cantiere una media di 60 chilometri al giorno.
Lungo il cammino, non solo le emozioni e le percezioni dei paesaggi attraversati, ma anche una serie di incontri con associazioni di appassionati di bicicletta e di cicloturismo; fra gli obiettivi dell’iniziativa, infatti, Giusy ha anche inserito la diffusione del cicloturismo accessibile, con l’idea di progettare viaggi aperti a tutti e creare una rete di piloti e copiloti di tandem a livello nazionale.
Nella primavera 2024 sarà percorsa la costa opposta, partendo da Reggio Calabria e arrivando a Milano, percorrendo la Ciclovia dei Parchi, la Via Silente e la via Francigena. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Federazione italiana ambiente e bicicletta.
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