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Calette, arte e delizie: il Periplo della Sicilia da Marzamemi a Siracusa 

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La tredicesima tappa dell'itinerario che abbraccia l'isola tocca alcune delle località balneari di grande attrattiva, ma anche città e cittadine che mescolano fascino greco e linee barocche

Ventuno tappe, 1.200 chilometri, un’isola che è la più grande del Mediterraneo e una regione con un’anima plasmata dal passaggio di popoli e civiltà, dai fenici agli americani, dai greci agli arabi, passando per romani, bizantini, angioini e aragonesi.

Il Periplo della Sicilia è un percorso di riscoperta di tutte le impronte di una storia lunga, intensa e visibile: vi abbiamo già raccontato su DINAclub le tappe fra Palermo e Castellammare del Golfo (qui), Castellammare del Golfo e Trapani (qui), Sciacca e Agrigento (qui).

Stavolta scopriamo invece la tredicesima tappa, da Marzamemi a Siracusa, nella parte più antica della Sicilia, fra spiagge raccolte, basse scogliere, echi della Grecia antica e linee barocche.

FRA LE LOCALITÀ BALNEARI DELLA COSTA SUD-ORIENTALE DELLA SICILIA

La tappa 13 del Periplo della Sicilia si sviluppa infatti per intero lungo il lato ionico della Sicilia, dove il paesaggio cambia profondamente rispetto a quello attraversato in precedenza.

Fra spiagge piccole, senza dune, e montagne basse ed erose dal vento, si attraversano in bici alcune delle località balneari più famose della costa sud orientale, da Ognina a Massolivieri, passando per capo Murro di Parco, incrociando testimonianze storiche e oasi naturali.

I chilometri da percorrere sono 74,4 con un dislivello in salita di 495 metri e in discesa di 486, per un itinerario considerato di media difficoltà.

L’OASI FAUNISTICA DI VENDICARI, IL BAROCCO DI NOTO, LA STORIA E LE DELIZIE DI AVOLA

Si parte dall’antico borgo dei pescatori di Marzamemi e dopo pochi chilometri si arriva alla Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari, che costeggiamo pedalando sulla SP19; Pantano Grande, Pantano Piccolo e Pantano Roveto sono autentici santuari per i volatili migratori e per migliaia di altre diverse specie autoctone. 

Salendo verso nord si passa dal lido di Noto, capitale siciliana del Barocco, con palazzi e chiese che sintetizzano eleganza, stile e armonia, e si attraversa Avola, nota per il suo vino Nero d’Avola ma anhce per la sua mandorla pizzuta. E proprio nella campagna avolese, fra mandorli selvatici e vitigni, si trova dal IV secolo avanti Cristo la cosiddetta “Colonna Pizzuta”.

L’anima marinara di Avola è perfettamente fotografata dai ruderi della tonnara che si trovano a Marina di Avola, “monumento” vissuto dell’antica tradizione di pesca di questi contadini pescatori.

OGNINA, CAPO MURRO DI PORCO, MASSOLIVIERI E SIRACUSA

Calette incantevoli e acque cristalline a Ognina, ma anche il ricordo di migliaia di soldati canadesi che qui persero la vita durante la Seconda guerra mondiale.

Al curioso rumore prodotto dall’acqua nelle fenditure delle scogliere deve il nome l’area di Capo Murro di Porco; valgono una sosta nei dintorni la riserva del Plemmirio e le spiagge di Fontane Bianche, Arenella, Terrauzza e alla nota Massolivieri con le sue falesie di delicato tufo, le romantiche calette, l’elegante faro e i ruderi di un’antica casermetta.

La tredicesima tappa del Periplo della Sicilia si conclude a Siracusa, importante polis dell’antica Grecia, nella quale oggi il barocco si affianca alle colonne dei templi greci e dei palazzi seicenteschi, in un festival di elegante linee.

E per chi, come noi, arriva a Siracusa in bicicletta è imperdibile è la pista ciclabile Rossana Maiorca, ubicata poco fuori città, lungo l’antico tracciato ferroviario che collegava la stessa stazione di Targia a quella di Siracusa.

Quali sono i vostri luoghi del cuore lungo la costa sud-orientale del Periplo della Sicilia? Ditecelo nei commenti!

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