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Bologna e dintorni

4 minuti di lettura
Il 30 giugno Bologna sarà invasa da migliaia di persone che si arrampicheranno sul Colle di San Luca per vedere arrivare la seconda tappa del Tour de France, che nel 2024 partirà dall'Italia.

La salita delle Orfanelle, al pari di una miriade di mete nei dintorni del capoluogo felsineo, fa di Bologna una destinazione bike friendly: sia per scoprirne le bellezze, sia per le destinazioni fuori porta. Alcuni di questi percorsi vanno assolutamente provati.

La Ciclovia delle “Antiche Paludi Bolognesi”

Un percorso reso fruibile da circa due anni, che attraversa un territorio ricco di luoghi di interesse, sia storico-artistici, che naturalistici. L’itinerario è lungo circa 45 chilometri e si snoda nella parte orientale della pianura bolognese, che nell’antichità era caratterizzata da acquitrini. Oggi nulla è più così e, al contrario, l’area presenta un piacevole paesaggio rurale, con il fiume Idice che scorre parallelo, e alcune aree umide di notevole valore naturalistico. Il percorso nella natura è inoltre interrotto da piccoli borghi, ville storiche e musei di grande interesse.
Il tracciato, consultabile nella sua interezza sul sito ufficiale, parte da Bologna, si avvia in direzione di Castenaso e da qui verso Budrio, patria dell’Ocarina. Si pedala quindi in direzione di Molinella, passando accanto ad alcune zone umide e valli che lambiscono il Parco regionale del Delta del Po. Una piccola deviazione consente di collegarsi al percorso cicloturistico Anello dei Borgia. La ciclovia si snoda su strade a basso impatto di traffico, alternate a tratti su ciclabile e piccoli pezzi su sterrato. Lunghezza di circa 45 km senza rilevanti asperità altimetriche.

La Ciclovia del Sole

Qualche ora di strada sulla vecchia sede della ferrovia Bologna-Verona, da Mirandola a Sala Bolognese. La Ciclovia del Sole è stata inaugurata lo scorso aprile ed è già diventata molto popolare e frequentata dai cicloturisti di tutta Europa. La sua inaugurazione è stata un evento di rilevanza nazionale perché, grazie a questi 50 chilometri realizzati in due anni dalla Città metropolitana di Bologna, il percorso ciclabile Eurovelo7 sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna. A margine si può anche annotare che sono state già finanziate e parzialmente realizzare alcune tratte del percorso che unirà Bologna a Firenze.
Si pedala tra piccole, vecchie stazioni abbandonate. Si attraversano i ponti in metallo dell’ex ferrovia in sella alla bicicletta: un’esperienza che raramente si può ripetere altrove. Il tracciato prevede i passaggi per Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Camposanto, San Felice sul Panaro e Mirandola. Lunghezza di 41 chilometri.

Monte Bibele e villaggio etrusco

Chi ha una mountain bike o intende noleggiarla e soprattutto non teme qualche scalata più impegnativa, può prendere la direzione della Val di Zena, che negli ultimi due anni è diventata una destinazione piuttosto battuta dai cicloturisti. Anzi, si può dire che il vero boom ci sia stato nei mesi del lockdown, quando si poteva andare in bici senza uscire dai confini comunali.
Un itinerario possibile è quello che scala il Monte Bibele, con il Parco archeologico che comprende anche i resti di un villaggio etrusco-celtico del IV secolo a.C. Con una deviazione verso Pianoro, si può anche raggiungere la Balena della Val di Zena, un monumento che rappresenta un cetaceo del Pliocene – vissuto tra i 2 e i 5 milioni di anni fa – i cui resti fossili furono ritrovati in quel punto nel 1965. Lunghezza di 37 chilometri.

Fra l’Emilia e la Toscana

La Val di Zena è anche luogo di scorribande su strada. Da qui si può infatti prendere la via dell’Appennino in direzione della Toscana e avventurarsi su salite più lunghe e percorrenze maggiori, puntando la prua in direzione di Monzuno e da lì affrontando le prime rampe in direzione di Castiglione dei Pepoli. La sua storia si articola in diversi avvenimenti collegati strettamente all’Emilia e alla Toscana, vista la posizione di confine tra le due regioni. Non mancano gli spunti e gli angoli da scoprire, come il lago di Santa Maria, la Chiesa Vecchia e quella di San Lorenzo oppure il Cimitero di Guerra Sudafricano.
Dato che immaginare una partenza da Bologna potrebbe tuttavia essere piuttosto impegnativo, si può considerare di eleggere come punto di partenza il Camping Le Querce di Monzuno, da cui è possibile spingersi verso l’Appennino Toscano o, al contrario, farne la base per una visita a Bologna e Modena. E’ possibile soggiornarvi, in tenda o nelle casette di legno, approfittando della località immersa nel verde. Approfittando anche della sua recente inclusione nel circuito DINAclub, che consente la ricarica della e-bike prima di andare incontro alla montagna.

Via delle Orchidee e Montelungo

I colli bolognesi sono un reticolo di strade collegate tra loro, per cui è impossibile perdersi del tutto, ma è facile non riuscire ad orientarsi. Tra panorami a sorpresa e i ricordi della celebre canzone con la 50 Special, qualche salita crudele e sterrati imprevisti (forse la bici più adatta è proprio una gravel), fare un giro in questo dedalo di colline è piacevole anche per chi conosce già i percorsi.
Da Bologna si sale a Palazzo De’ Rossi (in fondo al Talon), si risale dalle Ganzole, Montelungo, Pieve del Pino e ritorno a Bologna, passando per l’immancabile tappa al Sacrario di Sabbiuno. Lunghezza di 46,2 chilometri.

Ciclovia del Navile

Chiudiamo con la Ciclovia del Navile, che si incontra a pochi minuti dal traffico della città. Il Canale Navile ha condizionato fino a tutto l’Ottocento l’organizzazione delle prime attività industriali e del sistema delle comunicazioni tra la città e il Po di Primaro. Solo dal 1889, con il nuovo piano regolatore, questa area fu investita da un repentino processo di urbanizzazione che si concentrò fino alla metà del 900 a settentrione della Stazione Ferroviaria Centrale per poi culminare, a partire dagli anni ’60, nel distretto Fieristico.
La ciclovia è un’oasi di pace di fianco al canale. Si pedala nella natura con il cinguettare degli uccelli come unico sottofondo. Si può arrivare fino al Museo della civiltà Contadina oppure all’Oasi La Rizza, una ex-risaia e area naturale protetta nella quale fare bird watching. Il ritorno è tutto in ciclabile protetta, quindi il percorso è fattibile interamente in sicurezza anche per i più piccoli. Lunghezza di 35,5 chilometri.
Bologna è uno splendido punto di partenza per tutti coloro che amano ammirare panorami mozzafiato dalla propria bicicletta. I percorsi che si possono intraprendere sono molteplici, bike – friendly e offrono al cicloturista un tour suggestivo.

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