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Bergamont e l’e-bike, un mercato in piena evoluzione

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Tra i marchi che più si stanno impegnando nel mondo delle bici a pedalata assistita c’è sicuramente Bergamont.

Di nascita tedesca, è stato acquisito nel 2015 dal gruppo Scott Sports SA che ne ha fatto la sua propaggine dedicata alle e-bike, con un occhio di riguardo alla mobilità sostenibile. Non si guarda all’agonismo, ma all’utilizzo della bici per la pratica quotidiana, per interpretare l’esigenza dello spostamento attraverso una maniera più compatibile con la salute del nostro habitat.

A illustrare il lavoro di Bergamont è il suo Communication Manager Nicola Gavardi: “Bergamont si sta sviluppando attraverso due direttrici principali: le e-bike classiche e quelle gravel. Il settore gravel, è sempre più in espansione perché apre nuovi orizzonti e il marchio di St.Pauli ha subito abbracciato questa nuova filosofia con i suoi modelli per permettere a tutti di godere dei nuovi spazi che la bici gravel garantisce”.

Proprio il mercato delle e-gravel è quello maggiormente in crescita: “Anche oltre le aspettative, tanto da immaginare che in prospettiva futura il mercato si equilibri perfettamente fra i due tipi di e-bike. Basti pensare che secondo le ultime ricerche di mercato in Olanda c’è già stato il sorpasso. D’altronde quello gravel è un mondo che abbraccia vari segmenti, dall’escursionismo all’utilizzo quotidiano, senza dimenticare naturalmente anche la parte agonistica”.

Chi è il principale fruitore dei mezzi Bergamont? 

“Abbiamo identikit vari: nel campo delle e-bike il nostro cliente è una persona tra i 35 e i 55 anni, che vuole viaggiare pur senza avere alle spalle grandi possibilità di allenamento. In quelle fuoristrada l’età è la stessa, ma qui c’è una vena meno “sperimentale”: si sceglie la e-mtb o e-gravel per affrontare percorsi sterrati, strade bianche, con la voglia di conoscere senza faticare troppo. Un altro aspetto da considerare è che il mercato è rivolto per il 90 per cento alla popolazione maschile”.

Perché il lavoro di Bergamont è teso soprattutto verso la bici come mezzo di spostamento quotidiano? 

“Noi crediamo che il contesto sociale nel quale stiamo vivendo veda sempre più la bici – e soprattutto quella elettrica – come un’alternativa valida per muoversi in città senza inquinare e in maniera agile, quindi veloce. Il professionista vuole muoversi in maniera agevole senza avere poi problemi di parcheggio perché è un cospicuo risparmio di tempo. Molti vedono anche l’e-bike come pratico utilizzo quotidiano per fare la spesa, ecco perché molti modelli sono dotati di borse e cesti portapacchi”.

Nell’ambito della ricarica delle batterie, il cliente che cosa guarda maggiormente? 

“Per chi acquista è importante che la batteria abbia, rispetto al passato, un aumento di potenza e quindi di prestazioni a fronte di una diminuzione della sua grandezza. Infatti le batterie Bosch in dotazione vanno sempre meno a incidere su l’aerodinamicità del mezzo. La ricarica è ormai standard: con due ore e mezza si raggiunge la ricarica completa. La sua durata dipende dall’utilizzo che se ne fa, ma mediamente ogni modello tiene almeno 80 chilometri anche in presenza di dislivelli fino a 600 metri”.

Come si divide il mercato Bergamont nel nostro Paese? 

“La porzione principale è sempre al nord, perché c’è maggiore informazione in merito e disponibilità ad acquistare prodotti di gamma medio-alta come quelli di Bergamont. Anche al sud però il mercato si sta espandendo, soprattutto in realtà come la Puglia. Prima, guardando al risparmio, si utilizzavano bici simili a veri e propri motorini, ora anche in molte zone meridionali si tende a investire su prodotti di qualità acclarata”.

In conclusione, Bergamont, uno dei principali marchi di biciclette tedesco, continua a consolidare la sua posizione nel mercato delle e-bike. Come sottolineato dal Communication Manager Nicola Gavardi, il marchio propone soluzioni versatili e sostenibili, con un’attenzione particolare alla mobilità quotidiana e alla crescente popolarità delle e-gravel.

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