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Alla scoperta del Pollino, per un’esperienza turistica a 360 gradi

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Pochi sanno che Il Parco Nazionale del Pollino, con i suoi 192.565 ettari di estensione, è la più grande area protetta in Italia, istituita nel 1993. Si estende a cavallo tra Basilicata e Calabria e sta vivendo un periodo di fermento in ambito cicloturistico.

Ci siamo fatti spiegare perchè in dettaglio da Giovanni Gagliardi, uno dei quattro soci (assieme a Donato Sabatella, Manuela Laiacona e Sergio Senatore) che gestisce Catasta Pollino, una società cooperativa di impresa sociale fortemente radicata sul territorio:

“Catasta Pollino è un progetto di land art con una struttura portante in lamellare a cui sono attaccati pannelli di legno all’interno e sezioni di tronchi all’esterno. Raggiungibile all’altezza dello svincolo autostradale di Campotenese, Catasta Pollino si trova nel Comune di Morano Calabro, un angolo di paradiso immerso nella natura, all’interno del quale facciamo turismo a 360 gradi. Noi fondatori veniamo tutti e quattro da realtà diverse ed abbiamo lanciato questo progetto per promuovere le specificità locali (umane, culturali, naturalistiche) e renderle accessibili al visitatore del centro secondo una logica di marketing territoriale. Infatti, pensiamo che fare rete sia il modo migliore per far crescere un territorio come il nostro. L’obiettivo, di conseguenza, è quello di potenziare la vocazione turistica del Parco e stimolare l’economia del turismo locale promuovendo il Pollino attraverso un’offerta turistico-esperienziale integrata e coerente”.

Il Pollino Bike Festival

In tale contesto la bici trova un terreno fertile, tanto che tra i vari servizi per attività outdoor che la Catasta offre, troviamo una ciclofficina, dei punti di ricarica, un servizio di noleggio bici, editoria varia dedicata al mondo del ciclismo, e le classiche snack e barrette da dare ai cicloturisti di passaggio.

A corollario di questa attività ci sono varie iniziative tra cui il Pollino Bike Festival:

“Lo organizziamo da un paio d’anni in collaborazione con i promotori della Marathon degli Aragonesi, una manifestazione di mtb giunta alla nona edizione. Quest’anno il festival si è tenuto nel weekend del 15-16 giugno e la nostra missione è stata quella di connettere operatori e invitare le persone a scoprire il territorio attraverso pedalate, passeggiate, visite guidate, momenti conviviali e feste. Inoltre non sono mancati degli spunti formativi e di connessione. Ad esempio abbiamo avuto Sebastiano Venneri di Legambiente che ci ha raccontato delle “best practice” e fornito consigli per gli operatori del cicloturismo: con la sua profonda esperienza di conoscitore dell’Appennino e del turismo lento ha presentato vari spunti utili per tutti noi. Il giorno successivo abbiamo proposto una sorta di “Stati Generali” della Ciclovia dei Parchi della Calabria, in cui  strutture ricettive, bike point, noleggiatori di bici hanno condiviso le proprie esperienze. E’ emerso un grande entusiasmo, la Ciclovia è una novità incredibile che ha generato forte coinvolgimento sul territorio.”.

Il Parco Nazionale del Pollino rappresenta quindi una meta ideale per chi cerca un’esperienza turistica completa e coinvolgente, in grado di coniugare natura, cultura e sport. Grazie all’impegno di realtà come Catasta Pollino e agli eventi come il Pollino Bike Festival, il territorio si sta affermando come punto di riferimento per il cicloturismo e il turismo sostenibile. Scoprire il Pollino significa immergersi in un contesto unico, dove ogni visitatore può trovare un’ampia gamma di attività per vivere appieno la bellezza e la ricchezza del luogo. Non resta che preparare la propria bici e partire alla scoperta di questa straordinaria riserva naturale, per un viaggio all’insegna della scoperta e dell’avventura.

Tra l’altro da pochi giorni è arrivata la notizia che la Ciclovia dei Parchi della Calabria è stata inserita all’interno di Eurovelo 7, una delle diramazioni italiane della rete ciclabile europea. Davvero un bel colpo per un territorio conosciuto soprattutto per i suoi litorali, ma che merita di vedere valorizzato anche il proprio entroterra.

“Il Pollino – conclude Gagliardi – è montagna vera, con quote che arrivano fino a 2.200 metri e, grazie all’impulso del turismo in bici, si sta lavorando per creare anche percorsi esclusivamente ciclabili, recuperando le vecchie ferrovie dismesse”.

Catasta Pollino

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