Piazza Duomo, Brera e i Navigli: va bene. Ma Milano è tanto altro, specie se hai voglia di metterti in sella a una bici e pedalare alla scoperta dei sorprendenti dintorni. Così, in una città sempre più bike friendly e sempre più sedotta dagli stili di vita sostenibili, crescono le iniziative legate alle due ruote, per mettere sotto i riflettori piccole “perle” estranee alle rotte turistiche. Tra i progetti più interessanti legati al cicloturismo c’è AbbracciaMI, un itinerario ad anello di oltre 60 km che circonda Milano come un gesto d’affetto. La circle line de “Lacittàintorno” è un tracciato che corre attorno alla città – “ai bordi di periferia” per citare una vecchia canzone di Eros Ramazzotti – e unisce persone, attività e luoghi, attraversando gli spazi urbani abitati e in trasformazione.
Verdi parchi e corsi d’acqua, un trionfo di natura nella periferia milanese
Per AbbracciaMI poco importa il tipo di bici (occhio ai brevi sterrati, se usate quella da corsa), né il tempo di percorrenza che alla fine ognuno gestisce a proprio piacimento. Ciò che conta, in questo anello la cui misura varia in base al senso di percorrenza, è il trionfo di verde e di azzurro che incontriamo sul cammino. Sono oltre venti, infatti, i parchi toccati dal “grande raccordo” ciclabile milanese: dai Giardini Franca Rame al Parco delle Favole, dal Grande Parco Forlanini al Bosco in Città, dal Parco delle Cave al Parco Nord, location di concerti e festival di street food. Percorrendo AbbracciaMI, inoltre si salutano fiumi, specchi d’acqua rogge e fontanili di ogni tipo, dai navigli Grande Pavese e Martesana al Lambro, dal Lago di Niguarda ai Laghi di Assago.
Abbraccia-MI in senso antiorario (65,8 km dislivello 170 m)
L’anello ciclabile AbbracciaMI, che circonda virtualmente la città di Milano, si può percorrere in ambo le direzioni, con differenze nel chilometraggio e nel tempo di percorrenza, nell’altimetria e nel livello di difficoltà. Tra i due, è preferibile esplorare per primo l’itinerario in senso antiorario, con partenza e arrivo a Chiaravalle, che ha un livello di difficoltà intermedio ed è adatto a ogni tipo di abilità, ma richiede comunque un buon allenamento. I chilometri totali sono 65,8, con un dislivello decisamente abbordabile: 170 metri in salita, 160 in discesa. In poco più di quattro ore lo si “porta a casa”.
Abbraccia-MI in senso orario (62,5 km dislivello 150 m)
In senso orario, AbbracciaMI è più breve – 62,5 km rispetto ai 65,8 dell’antiorario – ma è classificato come un giro in bici per esperti e richiede buon allenamento. Il tempo di percorrenza è di 4 ore e 44 minuti. Anche in questo caso il punto di partenza è Chiaravalle, ma invece che verso Rogoredo, si punta a ovest verso il Parco Agricolo Sud Milano, per poi dirigersi verso Barona, Baggio e tutti gli altri tesori nascosti della periferia milanese.
Occhio alle “insidie”: i punti nei quali prestare maggiore attenzione
Oltre ai pochi tratti di viabilità urbana, ci sono punti sul percorso nei quali prestare particolare attenzione. Sono segnalati sulle mappe come segmenti in cui la bici va spinta e non cavalcata, segmenti fuori rete con istruzioni di navigazione limitate e tratti con gradini a scendere o a salire. Nello specifico, si tratta del ponte di Ferro sul Naviglio Pavese (che nel segmento orario troviamo dopo pochi chilometri), l’attraversamento delle stazioni di Rogoredo (bici a mano nell’area sottostante e sulle scale) e di Villapizzone (in sella, ma con attenzione), una serie di cancelli agricoli chiusi, ma superabili. Limitatamente al percorso in senso antiorario, in via Inverigo si percorre qualche metro sul marciapiede con bicicletta a mano per salire sul sovrappasso Ghisallo, mentre alla stazione Bovisa bisogna prestare attenzione alle automobili nella discesa dalla rampa.
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