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Pedemontana, itinerario ciclabile in San Daniele del Friuli

3 minuti di lettura
Pedemontana, una ciclopedalata da Oscar Anche il cicloturismo, da una decina d’anni, ha i suoi Oscar. Una cerimonia in primavera assegna i premi alle ciclovie proposte dalle varie regioni italiane andando ad indicare quelle non solo più paesaggisticamente affascinanti, ma anche meglio servite e agevoli per ogni tipo di avventore. Si guarda alle caratteristiche del percorso ma anche alla segnaletica, alle attrazioni culturali insite nel suo territorio, ai servizi logistici ed enogastronomici a disposizione, anche alla sua ecosostenibilità e alla disponibilità per diversamente abili.

L’ultima edizione del prestigioso premio ha incoronato per la seconda volta nella storia il Friuli Venezia Giulia e nella fattispecie il tracciato della Pedemontana. Un percorso che è stato inaugurato nel 2007 ma del quale si parla dal 2012, da quando la Regione ha iniziato un’attiva opera di promozione facendo leva soprattutto sulla sua “rete”: il percorso infatti si collega con molti altri della zona rappresentando un’opera di collegamento che consente di girare agevolmente per tutto il Nord Italia ma anche per i Paesi limitrofi, a Est e a Nord.

Da Sacile fino a Gorizia

Si parte da Sacile, alle porte del Veneto per arrivare a Gorizia sfiorando la Slovenia, quindi ci si può facilmente collegare sia con la Ciclovia Alpe Adria (altra premiata negli anni passati dalla prestigiosa statuetta, anche se non proprio identica a quella di Hollywood…) sia con la Ciclovia dell’Amicizia Monaco-Venezia, costeggiando il fiume Meschio. 

La sua lunghezza è di 180 chilometri sviluppati sempre su piste ciclabili e viabilità secondaria, senza quindi entrare nel vivo del traffico automobilistico: basta essere sempre presenti a sé stessi, soprattutto agli incroci e si viaggia in adeguata sicurezza. Il fondo è quasi tutto asfaltato e pianeggiante, è quindi aperta a tutti soprattutto pianificando adeguate soste, vivendola con il vero spirito del turista, cogliendo tutte le occasioni – e sono tante – che il territorio offre sia dal punto di vista culturale che enogastronomico.

Un paesaggio che cambia di continuo

“La bellezza di questo tracciato, ed è una delle ragioni del suo successo, è data dal fatto che cambia continuamente il contorno – sottolinea Enzo Sima, referente di Promo Turismo Fvg che ha promosso la candidatura del percorso – si passa dal biancore dei Magredi al verde dei boschi e dei prati, dal blu delle acque di fiumi e laghi a piccoli borghi dove l’accoglienza è d’obbligo”.

Si parte, come detto da Sacile, dal “Giardino della Serenissima” che ancora risente nelle sue architetture del periodo sotto la Repubblica Marinara di Venezia. Si passa per Maniago, famosa per la lavorazione dei coltelli, poi Gemona del Friuli, borgo medioevale che ha ritrovato la sua immagine storica dopo il terribile terremoto di quasi 50 anni fa. Fino a Gorizia, prossima Capitale della Cultura Europea.

La forza dell’enogastronomia

Un percorso dove ogni borgo è un richiamo importante, ogni singolo centro abitato ha le sue attrattive, se non altro per una sosta per assaggiare le bontà del luogo o visitare i suoi negozietti artigianali. Basti pensare che da Gemona in giù ci sono 8 presidi dedicati alla gastronomia Doc. Inoltre – e questa è un’autentica forza del percorso, forse la sua ragione vincente – la caratteristica della Pedemontana è la sua intermodalità: ci sono numerosi punti dove collegarsi con la rete ferroviaria, ma anche due stazioni di bus attive nei mesi estivi, uno tra Maniago e Gemona del Friuli con fermate anche a Pinzano del Friuli, Osoppo, San Daniele del Friuli e Gemona del Friuli e l’altro tra Gorizia-Cormons-Grado.

Un’altra caratteristica importante è che la Pedemontana è affrontata da un numero sempre crescente di bici a pedalata assistita. Questo anche grazie a una capillare rete di punti di ricarica DINAclub by Repower lungo tutto il tracciato. Questi punti di ricarica sono strategicamente posizionati, offrendo non solo la possibilità di ricaricare le e-bike, ma anche un momento di ristoro e scoperta dei prodotti tipici locali. Da Sacile a Gorizia, ciclisti e amanti delle e-bike possono trovare numerose piazzole attrezzate, come presso la Cantina I Magredi, il Bar da Walter vicino a Palmanova, l’Agriturismo Lis Rosis, e Il Cantiniere. Questa rete di ricarica, associata all’intermodalità offerta dal percorso, garantisce a tutti la possibilità di affrontare la ciclopedalata in totale tranquillità, potendo godere appieno delle bellezze paesaggistiche e culturali che il Friuli-Venezia Giulia ha da offrire​.

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