Da Bari a Napoli accarezzando la Basilicata, magari facendosi tentare dai Sassi di Matera e perché no dallo spettacolo naturalistico, storico ed enogastronomico del Vulture Melfese: la Ciclovia dei Borboni è un’affascinante pedalata di 340 km, ideata dalla Fiab.
Un itinerario in sedici tappe concentrato principalmente su strade secondarie e a basso traffico veicolare, apprezzando a ritmo slow i paesaggi tipici della Murgia e dell’Appennino meridionale; iniziamo a percorrerlo assieme, andando da Bari a Ruvo di Puglia per 42 km con un dislivello limitato, 246 metri in salita e 39 metri in discesa, tra asfalto e sterrato.
Il segmento fra Bari e Ruvo di Puglia tocca Modugno e Palo del Colle e unisce virtualmente alcune delle massime espressioni del romanico pugliese e attraversando luoghi di eccellenze come l’oliva Termite di Bitetto e i vini come Igp e Docg. In sella!
DA BARI A MODUGNO (10 KM) CON SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA GROTTA
Partiamo dalla stazione FS di Bari e attraverso via Caduti di via Fani e via Zuppetta si arriva al sottovia che porta alla parte moderna della città, dove cerchiamo la ciclabile di via Unità d’Italia, che si lascia per via L. Sturzo / Via Giovanni XXIII.
Si esce dalla città in direzione tangenziale-Matera dalla poco frequentata strada Massimi-Losacco (km 3,9), poi su strada Santa Caterina, prestando attenzione maggiore al traffico veicolare; all’incrocio con la Sp 110 Modugno-Carbonara (km 7,4), pedaliamo verso il santuario Madonna della Grotta, legato alla presenza di monaci basiliani durante le lotte iconoclaste: si raggiunge con una breve deviazione a destra.
Tornando sotto il viadotto e risalendo il versante opposto, si arriva in poco tempo nel territorio di Modugno, accolti da grande villa con torretta di avvistamento. Morbide pendenze ci portano al sottopasso dell’autostrada (km 8,9) e poi a Modugno, su una stretta stradina (km 10,1).
DA MODUGNO A PALO DEL COLLE (11 KM) CON SOSTA ALLA CATTEDRALE DI BITETTO
Ripartendo da Modugno, si imbocca la Sp 92 per Bitritto e poi, al casale di Balsignano, una strada minore che prosegue nella direzione da cui siamo arrivati, costeggiando le mura esterne con i resti visibili delle antiche torri. Attraversata la Sp 167, si passa da un fitto uliveto per raggiungere Bitetto (km 16,9) dove a rubare la scena sono la cattedrale di San Michele con cupola maiolicata e il centro storico medievale, fra i meglio conservati della provincia.
Proseguiamo su via Palo, arrivando sulla Sp 87 (da dove si gode di un bello scorcio di Bitetto) e passando sotto il viadotto della Ss 96 e si prosegue dritto, fino al bivio per la cattedrale di Palo del Colle: le pendenze sfavorevoli di corso Garibaldi ci conducono graziosa e irregolare piazza S. Croce, guardata dalla cattedrale romanica, eretta nel XII secolo ma modificata nel Cinquecento, affiancata da uno slanciato campanile. Bitetto è anche famosa per l’oliva Termite, detta anche Baresana, quella che trovate sulla focaccia per intenderci.
DA PALO DEL COLLE A MODUGNO (21 KM)
Si riparte dai giardini pubblici, si riempiono le borracce alla fontana della rotatoria su via De Gasperi e ci si avvia per Ruvo di Puglia, sfiorando la chiesa della Madonna della Stella e pedalando sulla stradina parallela alla Sp 69 per Palombaio; al 5,7 (da Palo) si imbocca una stretta strada asfaltata fra ulivi, casali in pietra, poi grandi vigneti e ville ottocentesche come l’eclettica Pannone-Ferrara, e la villa Ferrara, ai confini col territorio di Bitonto.
A metà tratto (km 11,5), all’altezza di un’edicola votiva, si può fare una deviazione verso Torre di Lerma, masseria divenuta nel tempo un vero e proprio villaggio. Tornati indietro, si pedala nuovamente verso Ruvo andando dritti sia all’incrocio con la Sp 108, sia alla confluenza con la Sp 22 e superando poi il cavalcavia con la superstrada.
A Ruvo di Puglia si arriva dall’omonimo viale e ci si dirige subito alla splendida cattedrale di Santa Maria Assunta, eretta tra l’XII e il XIII secolo per volere di Roberto II di Brassavilla e mirabile fusione fra lo stile romanico pugliese a quello gotico svevo.
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