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Dalla Francia una novità destinata a segnare la storia delle e-bike: il motore integrato nel mozzo

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MMT, in collaborazione con due aziende francesi e svizzere, presenta un innovativo motore integrato direttamente nel mozzo della ruota. Una soluzione che semplifica il design della bici, ne migliora l’aerodinamica e si rivela particolarmente adatta ai modelli pensati per l’uso urbano. La proposta di Moving Magnet Technologies rappresenta un potenziale punto di svolta nel settore […]

MMT, in collaborazione con due aziende francesi e svizzere, presenta un innovativo motore integrato direttamente nel mozzo della ruota. Una soluzione che semplifica il design della bici, ne migliora l’aerodinamica e si rivela particolarmente adatta ai modelli pensati per l’uso urbano.

La proposta di Moving Magnet Technologies rappresenta un potenziale punto di svolta nel settore delle biciclette a pedalata assistita. L’idea di spostare il motore all’interno del mozzo potrebbe infatti ridisegnare l’assetto delle e-bike per come le conosciamo oggi, modificando struttura e distribuzione dei componenti.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra MMT, eBikeLabs, specializzata in software per biciclette elettriche, e Sonceboz, azienda svizzera leader nella meccatronica. Il motore frutto di questa sinergia pesa due chili e mezzo, eroga una coppia di 70 Nm e garantisce un rapporto di trasmissione pari a 22:1.

Un aspetto particolarmente interessante riguarda il funzionamento. Il sistema sfrutta l’inerzia per contribuire alla ricarica della batteria, grazie alla frenata rigenerativa che entra in azione durante le discese. Il sensore di coppia integrato rende la pedalata immediatamente reattiva, migliorando sensibilmente l’esperienza di guida.

Il primo modello è stato pensato per le city bike, soprattutto per quelle a velocità singola caratterizzate da un’estetica pulita ed elegante. Nonostante l’aspetto minimalista, si tratta di biciclette a pedalata assistita in grado di offrire prestazioni elevate, silenziosità e grande efficienza negli spostamenti quotidiani. «Con questo motore inserito nel mozzo, le nostre aziende puntano a stabilire un nuovo standard per le e-bike urbane», spiega Damien Wittwer, direttore di Sonceboz. «Mettiamo a disposizione la nostra esperienza per garantire una produzione affidabile e di alto livello. Non realizziamo solo motori, offriamo soluzioni che permettono di distinguersi in un mercato in continua evoluzione».

La posizione alternativa del motore non è una novità assoluta nel settore, poiché molte e-bike montano motori vicino al mozzo. La differenza sta nel fatto che, in questo nuovo sistema, il motore è integrato direttamente al suo interno. Questo garantisce un design più fluido del telaio e mantiene comunque prestazioni elevate. Inoltre il sistema è completamente indipendente, con tutti i componenti contenuti nel motore stesso e un azionamento che agisce direttamente sulla ruota anziché sui componenti della trasmissione. Il risultato è una manutenzione ridotta e più semplice, un vantaggio significativo sia per produttori sia per utenti.

Quando potremo vedere questa tecnologia sul mercato? Le prime e-bike di fascia alta dotate di questo motore sono previste per il 2027. Se le prestazioni saranno all’altezza delle aspettative, la tecnologia potrebbe approdare anche su modelli più economici e destinati al grande pubblico entro il 2030.

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