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Ricellare le batterie: la rivoluzione italiana di Alessandro Quadrini

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Dall’Umbria alla Cina, passando per la Romania: quella di Alessandro Quadrini è la storia di un imprenditore che ha creduto nella mobilità elettrica fin dal 2007, quando in Italia era ancora un fenomeno di nicchia. Oggi è tornato a Terni per avviare un laboratorio dedicato alla produzione e allo sviluppo di batterie, con particolare attenzione […]

Dall’Umbria alla Cina, passando per la Romania: quella di Alessandro Quadrini è la storia di un imprenditore che ha creduto nella mobilità elettrica fin dal 2007, quando in Italia era ancora un fenomeno di nicchia. Oggi è tornato a Terni per avviare un laboratorio dedicato alla produzione e allo sviluppo di batterie, con particolare attenzione al ricellaggio, un processo che consente di rinnovare e potenziare le batterie di e-bike e monopattini elettrici. Il progetto si chiama Themon Quadrini, dal nome del suo socio, il creator TikTok “Themon.io”.

Alessandro, cosa si intende esattamente per “ricellaggio” delle batterie?
Il ricellaggio è un procedimento che permette di rinnovare completamente la batteria. La batteria vecchia viene disassemblata, il pacco celle interno sostituito con uno nuovo in base alla tensione e all’amperaggio richiesti dal cliente. L’involucro esterno e la scheda elettronica restano le stesse. È un modo per ridare vita alla batteria contenendo i costi.

Quindi è possibile personalizzare la batteria a seconda delle esigenze dell’utente?
Sì. È come una sartoria: progettiamo la batteria su misura. Se si desidera più autonomia o migliori prestazioni, utilizziamo celle specifiche. Una batteria da 36 volt e 10 ampere, ad esempio, può diventare da 36 volt e 20 ampere, raddoppiando l’autonomia. La struttura rimane invariata, ma le prestazioni migliorano, come aggiornare un computer cambiando processore o RAM.

Quando conviene ricellare una batteria? Solo a fine vita?
Nella maggior parte dei casi sì, quando dopo 3, 4 o 5 anni la batteria si scarica velocemente. Ma ci sono anche utenti che vogliono migliorare batterie nuove o seminuove perché non li soddisfano. In questi casi aumentiamo l’amperaggio anche del 50% o 100%, mantenendo la stessa tensione.

Quali sono le richieste più frequenti che ricevete dagli utenti?
Spesso ci contattano perché con la loro bici riescono a percorrere pochi chilometri. Spieghiamo loro come il ricellaggio possa riportare la batteria a condizioni quasi nuove. Chi usa la bici per lavoro, passeggiate o sport desidera soprattutto più autonomia.

Il ricellaggio influisce anche sulla potenza della bici?
No, la potenza dipende dal motore. Con una batteria nuova, però, si nota un miglioramento nello spunto, cioè nell’accelerazione iniziale. L’amperaggio incide sull’autonomia, non su velocità o potenza, che sono determinate da motore e centralina.

Dal punto di vista normativo, ci sono limiti o regole da rispettare?
Sì. Le biciclette elettriche devono rispettare la direttiva EN15194, che stabilisce un limite di 25 km/h e una potenza nominale di 250 watt. Finché si rimane entro questi parametri, si può intervenire sulla batteria senza problemi.

Spesso si parla di “rigenerazione” e “ricellaggio” come se fossero sinonimi. È corretto?
No, sono due cose diverse. Nel ricellaggio le celle vengono sostituite completamente con nuove. La rigenerazione cerca invece di recuperare quelle esistenti. Noi facciamo solo ricellaggio: sostituiamo il vecchio con il nuovo.

Una volta ricellata la batteria, l’utente deve seguire particolari accortezze?
No, può usarla come prima. L’elettronica resta la stessa e tutto funziona come prima del ricellaggio. Solo in casi speciali, come batterie per monopattini da competizione, interveniamo anche sull’elettronica.

La pratica del ricellaggio è ormai conosciuta dal grande pubblico o è ancora poco diffusa?
È ancora poco conosciuta. Molti sanno che la batteria può essere rinnovata, ma non conoscono il termine corretto. È un concetto nuovo che si sta diffondendo lentamente, perché conviene ricellare piuttosto che sostituire.

Che fine fanno le celle vecchie?
Vengono smaltite da enti autorizzati. Non le riutilizziamo mai perché sono già usurate e non performanti: non avrebbe senso recuperarle.

Ultima domanda: quanto costa ricellare una batteria?
Abbiamo pacchetti che partono da 166,60 euro e arrivano fino a 300-350 euro, a seconda delle specifiche richieste.

Themon Quadrini

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